L'Istituto Superiore di Sanità il 25 maggio 2020 ha emesso le "Indicazioni sugli impianti di ventilazione/climatizzazione in strutture comunitarie non sanitarie e in ambienti domestici in relazione alla diffusione del virus SARS-Cov2".
Il documento evidenzia come una ventilazione adeguata e un regolare ricambio d'aria, oltre a mantenere condizioni di comfort, sono elementi necessari per garantire la salubrità degli ambienti riducendo la concentrazione di particolato e inquinanti di natura biologica.
La ventilazione naturale risponde intrinsecamente ai requisiti di tutela della salute, a differenza dei sistemi di condizionamento, climatizzazione e trattamento aria, che richiedono maggiore attenzione nella sanificazione degli impianti in quanto sono esposti ad elevati rischi di contaminazione.
Gli impianti di ventilazione forzata determinano la formazione di getti d'aria a velocità rilevante che possono interagire con le emissioni dovute alla respirazione incrementando il rischio di diffusione di droplets.
La ventilazione naturale prevede sempre l'adduzione di aria esterna pulita, mentre i sistemi di climatizzazione si basano frequentemente sul ricircolo di aria interna agli ambienti, che risulta quindi potenzialmente contaminata.
L'importanza del ricambio d'aria nel contenimento della diffusione del virus è evidenziata anche da un articolo della rivista Nature del 2 febbraio 2021.
La ventilazione riveste primaria importanza nel contrasto alla diffusione del Covid-19.
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